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Corso cod. C35 | I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): identificazione in funzione dei rischi, conformità normativa e gestione aziendale

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Durata 8 Ore
Attestato no
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Premessa ed Obiettivi

Premessa ed Obiettivi

I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sono disciplinati al Titolo III – Capo II del D.Lgs. 81/08.

Per DPI s’intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo (art. 74).

Altri riferimenti normativi sono il Decreto Ministeriale 2 maggio 2001 “Criteri per l’individuazione e l’uso dei dispositivi di protezione individuali (DPI)” e soprattutto le più recenti norme UNI pertinenti (UNI 11719:2018, UNI EN 458:2016, ecc.), che descrivono i criteri per la selezione del corretto dispositivo di protezione individuale seppur solo per alcune tipologie di DPI, mentre per tutti gli altri i riferimenti sono il Regolamento (UE) 2016/425 del Parlamento Europeo.

I DPI vengono classificati in 3 macro categorie (D.Lgs. 4 dicembre 1992, n. 475): alla prima categoria appartengono i DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità, alla seconda categoria i DPI che non rientrano nelle altre due categorie e alla terza categoria i DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente.

Il Testo Unico Sicurezza chiarisce che i DPI devono: essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore; essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro; tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore; poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità.

In caso di rischi multipli che richiedono l’uso simultaneo di più DPI, questi devono essere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche nell’uso simultaneo, la propria efficacia nei confronti del rischio e dei rischi corrispondenti.

Il Datore di Lavoro ai fini della scelta dei DPI, ha l’obbligo sia di individuarne le caratteristiche necessarie affinché questi siano adeguati ai rischi, tenendo conto delle eventuali ulteriori fonti di rischio rappresentate dagli stessi DPI, sia di valutarne le caratteristiche sulla base delle informazioni e delle norme d’uso fornite dal fabbricante, in particolare in merito a: entità del rischio; frequenza dell’esposizione al rischio; caratteristiche del posto di lavoro di ciascun lavoratore; prestazioni del DPI.

Il mantenimento in efficienza dei DPI mediante la manutenzione, le riparazioni ed eventuali sostituzioni, spetta sempre al Datore di Lavoro, come assicurare ai lavoratori una formazione adeguata e/o addestramento specifico circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico degli stessi.

Nella fattispecie l’Allegato VIII del D.Lgs. 81/08 (Indicazioni di carattere generale relative a protezioni particolari), costituisce elemento di riferimento per l’individuazione e l’uso dei DPI, entrando nel merito delle diverse protezioni, come per i capelli, il capo, gli occhi, le mani, i piedi, ecc.

Il corso si pone l’obiettivo di illustrare dettagliatamente i Dispositivi di Protezione Individuali in funzione dei rischi specifici (rischio biologico, chimico, fisico, ecc.), entrando anche nel merito delle problematiche di conformità normativa anche a livello documentale.

Si affronterà, infine, tutto ciò che comporta una corretta gestione aziendale dei DPI, ovvero dall’approvvigionamento degli uffici competenti, alle procedure interne per il loro utilizzo, riconsegna, deposito e smaltimento, anche nel rispetto di un’eventuale presenza di un Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro (SGSL).

Claudio Galbiati

Laureato in chimica industriale, esperto in materia di dispositivi di protezione individuale e collettiva. Nel 1996 ha iniziato ad occuparsi di dispositivi per la filtrazione in ambito industriale … leggi di più

  • Aggiornamento quinquennale di ASPP/RSPP ex art. 32 D.Lgs. 81/08 e Accordo Stato-Regioni del 07/07/2016 e s.m.i. (8 ore).
  • Aggiornamento quinquennale di RSPP/Datore di Lavoro ex art. 34 D.Lgs. 81/08 (8 ore).
  • Aggiornamento quinquennale di Coordinatore della Sicurezza (CSP/CSE) ex art. 98 D.Lgs. 81/08 (8 ore).
  • Aggiornamento dei Lavoratori, Preposti, Dirigenti, RLS ex art. 37 D.Lgs. 81/08 per tutti i settori Ateco.

Responsabili e Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, Datori di Lavoro, Dirigenti, Preposti, Consulenti, Rappresentanti degli organi di vigilanza, Lavoratori, ecc.

In particolare il corso si rivolge a:

  • Uffici acquisti (Provveditorato ed Economato);
  • Servizi di Prevenzione e Protezione;
  • Uffici Tecnici;
  • Imprese di costruzione e di manutenzione;
  • Coordinatori della Sicurezza (CSP/CSE);
  • Direttori Lavori;
  • Responsabili/Addetti Uffici Gare.
  • Presentazione del corso.
  • Inquadramento normativo: D.Lgs. 04/12/1992, D.M. 02/05/2001, D.Lgs. 81/2008, Regolamento (UE) 2016/425, UNI 11719:2018 (apparecchi di protezione delle vie respiratorie), UNI EN 458:2016 (protettori dell’udito), ecc.
  • Tipologie di DPI:

– Dispositivi di protezione della testa.

– Dispositivi di protezione degli occhi e del viso.

– Dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

– Dispositivi di protezione delle mani e delle braccia.

– Dispositivi di protezione dei piedi e delle gambe.

– Dispositivi di protezione della pelle.

– Dispositivi di protezione del tronco e dell’addome.

– Dispositivi dell’intero corpo.

– Indumenti di protezione.

  • La scelta dei DPI in funzione dei rischi specifici e delle parti del corpo da proteggere:

– Rischi Fisici/Meccanici: Cadute dall’alto; Urti, colpi, impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni; Vibrazioni; Scivolamenti, cadute a livello.

– Rischi Fisici/Termici: calore, fiamme; Freddo.

– Rischi Fisici/Elettrici.

– Rischi Fisici/Radiazioni: Non ionizzanti; Ionizzanti.

– Rischi Fisici/Rumore.

– Rischi Chimici/Aerosol: Polveri, fibre; Fumi; Nebbie.

– Rischi Chimici/Liquidi: Immersioni, getti, schizzi.

– Rischi Chimici/Gas, Vapori.

– Rischi Biologici: Batterie patogene; Virus patogeni; Funghi produttori di micosi; Antigeni biologici non microbici.

  • Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta dei DPI: Elmetti di protezione per l’industria; Occhiali protettivi e schermi per la protezione del viso; Otoprotettori; Dispositivi di protezione delle vie respiratorie; Guanti di protezione; Calzature per uso professionale; Indumenti di protezione; Giubbotti di salvataggio per l’industria; Dispositivi di protezione contro le cadute dall’alto.
  • Elenco indicativo e non esauriente di attività e di settori suscettibili all’uso di DPI.
  • Criteri d’uso e manutenzione dei DPI.
  • Modalità e contenuti per la formazione specifica e l’addestramento all’uso dei DPI.
  • Analisi degli aspetti non legati al livello di protezione: materiali, compatibilità con altri DPI, ecc.
  • Valutazione dell’accettabilità dei DPI da parte del lavoratore.
  • La gestione dei DPI in azienda: approvvigionamento, utilizzo, riconsegna, deposito e smaltimento.
  • Marcatura CE e Dichiarazione di Conformità UE: verifica documentale finalizzata ad un acquisto consapevole.
  • Confronto con i partecipanti e quesiti.

Gli attestati nominali saranno rilasciati a seguito della frequenza completa del corso (non sono permesse assenze anche se parziali sul monte ore totale) e a seguito del superamento del test di verifica dell’apprendimento.

  1. L’architetto Ivan Masciadri, con Studio IM-SERVIZITECNICI, è Sede Territoriale Milano 3 di A.I.F.E.S. – Associazione Italiana Formatori ed Esperti in Sicurezza sul Lavoro e possiede tutti i requisiti previsti per poter operare in qualità di formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
  2. Per il continuo aggiornamento e miglioramento del servizio formativo, ci si riserva il diritto di modificare senza preavviso i contenuti e la presentazione delle docenze e delle relative dispense. La sequenza dei capitoli/paragrafi è indicativa e rimane a discrezione dei docenti in base alle specifiche edizioni.
  3. Corso erogato in Aula e/o Videoconferenza.
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