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Corso cod. C24 | Il Rischio Rapina e/o Aggressione nei Luoghi di Lavoro: specificità della valutazione, gestione dell’emergenza e procedure operative

€ 210Register
Durata 6 Ore
Attestato no
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Premessa ed Obiettivi

Premessa ed Obiettivi

Secondo l’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, la violenza fisica rappresenta uno dei pericoli più gravi sul luogo di lavoro. Oltre al mobbing e alle molestie sessuali questo fenomeno include il rischio di subire insulti, minacce o aggressioni fisiche.

La violenza può essere ad opera di colleghi, persone interne, oppure di esterni all’organizzazione aziendale, inclusi utenti, professionisti, delinquenti ed altri. Se è vero che i singoli atti di violenza possono avere caratteristiche tali da apparire ad una prima analisi imprevedibili, lo stesso non può dirsi per le situazioni ricorrenti di rischio, riconoscibili, prevedibili e prevenibili, in cui tali atti illeciti hanno maggiori probabilità di verificarsi.

Quindi sono elementi imprescindibili non solo un’efficace gestione dell’emergenza, ma anche la corretta applicazione di precise procedure a tutela dei lavoratori coinvolti. Tra le situazioni a rischio  significativo che ogni Datore di Lavoro deve analizzare, valutare e prevenire, col supporto del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (e di eventuali consulenti), vanno sicuramente incluse le attività a contatto con il pubblico (utenti, clienti, pazienti, familiari, parenti e amici di detti soggetti), la manipolazione di denaro e le attività lavorative svolte in condizioni di isolamento.

Le conseguenze psicofisiche, e perfino organizzative, degli episodi di violenza includono lesioni fisiche, fino alla morte, disturbi psicofisici da stress di carattere post-traumatico, assenze per malattia, scarso rendimento sul lavoro, disservizi organizzativi, peggioramento del “clima” aziendale, possono essere molto gravi sia per i singoli (lavoratori, lavoratrici, altre persone presenti sul luogo di lavoro), sia per le organizzazioni.

Le aziende hanno l’obbligo per legge di valutare tutti i rischi psicofisici che possono manifestarsi durante il lavoro, quando ragionevolmente prevedibili e prevenibili in base all’obbligo datoriale della massima sicurezza tecnica, organizzativa e procedurale prevista in linea generale dall’art. 2087 del Codice Civile e in via particolare dal D.Lgs. n. 81/2008.

Si deve quindi intervenire prima che avvenga un’aggressione fisica o psicologica, con attività di informazione e formazione, servizi di vigilanza e guardiana, sistemi tecnologici adeguati. Per essere efficace, un intervento con finalità di prevenzione e protezione deve essere adattato alle peculiarità dell’organizzazione, alla “storia” aziendale e basarsi su attente e concrete (mai astratte) valutazioni del rischio effettivamente ipotizzabile.

Gli approcci che fanno affidamento in primo luogo sulla prevenzione globale della violenza predisposta in base ad un’attenta analisi preventiva dei fattori di rischio e degli eventi sentinella (near miss), risultano non solo assai più efficaci, ma anche maggiormente in linea con l’obbligo legale di valutare tutti rischi ipotizzabili e di adottare singole misure isolate dopo che si è verificato un incidente.

In questo senso, l’erogazione di una formazione “adeguata e sufficiente” (art. 37 D.Lgs. n. 81/2008) sulle modalità comportamentali e gestionali delle situazioni critiche con colleghi, altri lavoratori e/o con l’utenza e sul riconoscimento dei segnali premonitori di una possibile aggressione, è un passaggio obbligato per il Datore di Lavoro delle attività soggette a tale rischio.

Il corso intende proporre una qualificata ed approfondita disamina sull’argomento in relazione ai doveri di valutazione del rischio, alle possibili misure di prevenzione e, nel caso di specie, alla particolarità delle misure di protezione, con particolare dovizia sia sugli aspetti giuridici riguardanti il nesso di causalità tra l’evento incidentale e la valutazione del rischio, sia sulle ipotesi di responsabilità per colpa a carico del Datore di Lavoro, RSPP, Dirigente e Preposto.

paolo_varesiPaolo Varesi

Dottore in Scienze Politiche dell’Amministrazione, Sostituto Commissario della Polizia di Stato e docente di Diritto Penale e Leggi di pubblica sicurezza … leggi di più

 

rolando_dubiniRolando Dubini

Avvocato iscritto all’Ordine degli Avvocati di Milano n. 9685 dal 10 maggio 1990, patrocinante in Cassazione. Svolge attività giudiziale, stragiudiziale, di consulenza legale … leggi di più

  • Aggiornamento quinquennale di ASPP/RSPP ex art. 32 D.Lgs. 81/08 e Accordo Stato-Regioni del 07/07/2016 e s.m.i. (6 ore).
  • Aggiornamento quinquennale di RSPP/Datore di Lavoro ex art. 34 D.Lgs. 81/08 (6 ore).
  • Aggiornamento dei Lavoratori, Preposti, Dirigenti, RLS ex art. 37 D.Lgs. 81/08 per tutti i settori Ateco.

Responsabili e Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, Datori di Lavoro, Dirigenti, Preposti, Consulenti, Rappresentanti degli organi di vigilanza, Lavoratori, ecc.

Qualsiasi operatore/addetto che può essere esposto al rischio rapina/aggressione. In particolare per tutti i lavoratori del settore commerciale in genere, bancario, security e sanitario.

  • Presentazione del corso.

Parte I: “Conoscere gli elementi costitutivi del reato per una corretta valutazione del rischio ed individuazione delle misure di prevenzione”.

  • Aspetti normativi ed elementi di diritto penale.
  • Cosa è reato e cosa non lo è: le fonti normative; delitti e contravvenzioni; il soggetto attivo e passivo del reato; l’oggetto giuridico; la struttura del reato; l’elemento oggettivo del reato (condotta, l’evento, il nesso di causalità); l’elemento soggettivo del reato (dolo, la colpa, la preterintenzione); la responsabilità oggettiva.
  • Alcune cause di esclusione del reato: generalità; esercizio di un diritto; adempimento di un dovere; legittima difesa e uso legittimo delle armi (definizione di arma); eccesso colposo.
  • Le forme di manifestazione del reato: il tentativo; le circostanze; il concorso di persone; il concorso di reati; il reato continuato.

Parte II: “Conoscere le conseguenze giuridiche del reato per una corretta collaborazione con le forze di polizia”.

  • L’imputabilità, la capacità a delinquere, la pena, la punibilità.
  • I soggetti (imputato, persona offesa dal reato, la parte civile, ecc.).
  • Le sommarie informazioni dalle persone che possono riferire circostanze utili ai fini delle indagini.
  • Le misure precautelari (fermo e arresto).
  • Alcuni delitti contro la persona: generalità; percosse; lesione personale; ingiuria; violenza privata e sessuale; minaccia; alcuni delitti contro il patrimonio; furto, rapina, estorsione, danneggiamento; ecc.

Parte III: “La valutazione del rischio rapina e/o aggressione: analisi e gestione del rischio”.

  • Analisi e gestione dell’evento criminoso: prima, durante e dopo.
  • La responsabilità del Datore di Lavoro ex art. 2087 cc. e la tutela del lavoratore danneggiato.
  • Metodologie di valutazione del rischio: analisi di alcune procedure e prassi.
  • Come affrontare i traumi fisici e psichici (disturbi da stress post traumatico, valutazione da stress lavoro correlato).

Parte IV: “Doveri, responsabilità ed effetti giuridici per le figure individuate dal D.Lgs. 81/08”.

  • Datore di Lavoro; Dirigente; Preposto; Medico Competente.

Parte V: “La Gestione dell’Emergenza”.

  • Misure logistiche/tecnologiche.
  • Misure organizzative.
  • Incidenza dei fattori ambientali.
  • Il Piano di Emergenza: procedure operative in funzione dei diversi rischi e pericoli individuati; strategie comportamentali; modalità di segnalazione; ecc.
  • Security e Safety: due facce della stessa medaglia.

Parte VI: “Tipologie di ambienti lavorativi e loro specificità”.

  • Settore bancario: linee di indirizzo e protocolli in rapporto al rischio rapina/aggressione.
  • Settore commerciale e di vendita in genere (centri commerciali e negozi, stazioni di servizio, tabaccherie, ecc.: linee di indirizzo e protocolli in rapporto al rischio rapina/aggressione.
  • Settore “operatori della sicurezza”: Forze Armate e di Polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, ecc.); servizi di vigilanza e custodia privata (guardie giurate, bodyguard, ecc.).
  • Settore sanitario: raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari (novembre 2007 – Ministero della Salute); ipotesi di procedura di prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari.
  • Analisi sentenze e casi giudiziari.
  • Confronto con i partecipanti e quesiti.

Gli attestati nominali saranno rilasciati a seguito della frequenza completa del corso (non sono permesse assenze anche se parziali sul monte ore totale) e a seguito del superamento del test di verifica dell’apprendimento.

  1. L’architetto Ivan Masciadri, con Studio IM-SERVIZITECNICI, è Sede Territoriale Milano 3 di A.I.F.E.S. – Associazione Italiana Formatori ed Esperti in Sicurezza sul Lavoro e possiede tutti i requisiti previsti per poter operare in qualità di formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
  2. Per il continuo aggiornamento e miglioramento del servizio formativo, ci si riserva il diritto di modificare senza preavviso i contenuti e la presentazione delle docenze e delle relative dispense. La sequenza dei capitoli/paragrafi è indicativa e rimane a discrezione dei docenti in base alle specifiche edizioni.
  3. Corso erogato in Aula e/o Videoconferenza.
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